Breve storia del calendario

 

Riproduzione Calendario di Anzio (Fasti Antiales risalente agli anni 84-55 a.C.
 photo by Bauglir - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52535591

I famosi giorni della merla, il 29, il 30 e il 31 gennaio, sono chiamati così perché una leggenda popolare ricorda come una merla avesse sfidato Gennaio e costui, per non perdere la faccia, avesse chiesto dei giorni in prestito a Febbraio: in quei tre giorni, il freddo fu intenso e la merla dovette rifugiarsi in una camino, e sporcarsi le piume bianche con la fuliggine. Da allora, racconta il mito, gennaio è passato da 29 a 31 giorni, febbraio è di 28 e i merli son diventati neri.
Una leggenda? Sì, ma con un fondo di verità. Perché nell'antichità veramente gennaio aveva 29 giorni. 
Da qui l'idea di scrivere una breve e purtroppo incompleta storia del calendario, dagli antichi romani ad oggi.
Ovviamente tratterò solo del calendario europeo, comunque uno dei piu affidabili, pur esistendo molti altri calendari al mondo basati su criteri diversi.

Innanzitutto, i calendari possono essere solari, lunari o lunisolari, a seconda dell'astro su cui si basano maggiormente. È lunisolare, quindi misto, il calendario ebraico; puramente lunare quello islamico. Mentre il nostro attuale, detto Gregoriano, è prevalentemente solare con due correzioni fondamentali che poi vedremo.

Letture: Il Califfato e l'Europa di Franco Cardini

 



Un plauso innanzitutto per la copertina che è meravigliosa con il suo mosaico arabeggiante, quasi un azulejo, tipica ceramica ornamentale spagnola e portoghese, ma di origine appunto araba.
Gli islamici infatti decorano i luoghi di culto senza immagini, che considerano blasfeme, in quanto non si può rappresentare in modo umano Dio e Maometto. 

Questo saggio, non troppo lungo ma densissimo, è un sunto, una specie di manuale della storia dell'islam e dei suoi rapporti con Europa, Occidente e cristianesimo.