Siamo nel 1812. Napoleone è imperatore di Francia e all'apice del suo potere in Europa, controllando, grazie alle sue straordinarie vittorie militari, direttamente o indirettamente, quasi tutta la parte continentale. La Francia e la Russia sono alleate tra loro dalla pace di Tilsit del 1807; l'imperatore e lo zar Alessandro I hanno anche un buon rapporto personale.
Piccoli cenni storici
Un blog di storia
La Campagna di Russia di Napoleone (giugno-dicembre 1812)
Siamo nel 1812. Napoleone è imperatore di Francia e all'apice del suo potere in Europa, controllando, grazie alle sue straordinarie vittorie militari, direttamente o indirettamente, quasi tutta la parte continentale. La Francia e la Russia sono alleate tra loro dalla pace di Tilsit del 1807; l'imperatore e lo zar Alessandro I hanno anche un buon rapporto personale.
Breve storia del calendario
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Riproduzione Calendario di Anzio (Fasti Antiales risalente agli anni 84-55 a.C. photo by Bauglir - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52535591 |
Letture: Il Califfato e l'Europa di Franco Cardini
Un plauso innanzitutto per la copertina che è meravigliosa con il suo mosaico arabeggiante, quasi un azulejo, tipica ceramica ornamentale spagnola e portoghese, ma di origine appunto araba.
La Primadonna del Rinascimento: Isabella d'Este (1474-1539)
Uno dei ritratti di Isabella dipinto da Tiziano - Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=159534 |
Letture: Dante di Alessandro Barbero
Il libro di Alessandro Barbero sul sommo poeta è decisamente un testo molto apprezzato e condiviso, ancor più perché nel 2021 ricorre il Settecentenario della morte di Dante Alighieri, scrittore, poeta, politico, considerato a ragione il padre della lingua italiana (Firenze 1265- Ravenna 1321).
Come ho sentito dire a una delle presentazioni del libro che ho seguito on line, ci sono due modi per affrontare il testo, e li ho usati entrambi, prima uno e poi l'altro. Il primo è quello dello studio meticoloso, che vuol dire fermarsi a leggere le note, l'immensa bibliografia, le discussioni fra dantisti, e non ultimo il parere storico dell'autore, che spesso prende posizione nel dibattito e lo fa, pur essendo storico e non italianista, con una certa competenza anche in questioni più "letterarie": ho veramente apprezzato certe precisazioni su certi dibattiti complessi e condotti ormai da decenni se non secoli senza nuove grandi certezze.
Libro meritevole se letto in questo modo, ma piuttosto complesso: diciamo che diventa un lavoro di fatica e minuzioso; come lettura (continuamente inframmezzata da note importanti) diviene un po' spezzata.
Letture: Storia di Roma di Theodore Mommsen
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By © 1932 by Phaidon Verlag (Wien-Leipzig) - "Römische Geschichte", gekürzte Ausgabe (1932) (page 978), Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9567525 |
Oggi scrivo una sorta di resoconto di un testo monumentale, ben 8 volumi, ascoltato in audiolibro con testo sottomano; dietro a quest'opera, arcinota a tutti gli addetti si lavori, sta uno studio estremo e una sapienza storica veramente immensa, se si pensa che è stato scritto nell'800 senza ausilio di mezzi tecnologici, ma solo tramite accurata ricerca sul campo, sui luoghi e sulle fonti.
Ancora oggi le basi dello studio della storia romana repubblicana sono quelle delineate dal Mommsen. Ha inoltre il merito di raccontare in modo quasi romanzesco alcune vicende, anche se lo stile risente del tempo e quindi può sembrare pomposo (in questo non aiuta la traduzione italiana, realizzata in pieno periodo fascista, con un lessico ricercato, da addetti ai lavori).
Artemisia Gentileschi (1593-1653)
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Autorittatto come allegoria della pittura By Artemisia Gentileschi - Google Cultural Institute, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=37146117 |
Le sue prime opere erano firmate dal padre e somigliavano molto allo stile di lui, più sentimentale. Lo stile è comunque, e lo resterà, caravaggesco.
Letture: E si salvò anche la madre di Paolo Mazzarello

Cercavo da tempo questo libro, dopo averlo visto nella bacheca on line di un amico. Sono stata quindi felice di trovarlo, acquistarlo e leggerlo. Il testo si occupa infatti di una branca della storia molto particolare e affascinante: la storia della medicina. L'autore è Paolo Mazzarello, docente di storia della medicina all'università di Pavia e racconta con uno stile scorrevole una delle conquiste dell'ateneo, grazie al dottor Edoardo Porro, la cui intuizione rese possibile per la prima volta con grandi numeri la sopravvivenza della madre dopo un cesareo, fatto rarissimo all'epoca. Siamo nella seconda metà dell'Ottocento, quindi niente antibiotici, ancora nessuna conoscenza della microbiologia, ma Porro intuì che le povere partorienti morissero per infezione interna e riuscì ad ideare un metodo che sacrificava la fertilità della donna ma le consentiva di vivere.
Dietrich Bonhoeffer e la Chiesa Confessante tedesca
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By Bonio - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2831197 |
L'Arazzo di Bayeux: una fondamentale fonte storica medioevale
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By unknown seamsters, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=684230 |
Torniamo sull'argomento "analisi delle fonti" ma stavolta con un esempio pratico e molto interessante. Parliamo dell'Arazzo di Bayeux, detto anche Arazzo della regina Matilde, conservato per secoli nella cattedrale di Bayeux in Normandia per poi essere trasferito nel Bayeux Museum.
Da via Panisperna all'Urss: Bruno Pontecorvo
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Foto di Bruno Pontecorvo: I ragazzi di via Panisperna- D'agostino, Segré, Amaldi, Rasetti, Fermi - Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16792957 |
Come fisico, credo di aver avuto un po' di fantasia.
Bruno Pontecorvo
Bruno Pontecorvo nacque a Pisa il 22 agosto 1913 da famiglia ebrea; il padre era un commerciante di stoffe benestante da cui proverranno alcuni dei protagonisti del nostro Dopoguerra: il fratello maggiore Guido divenne un famoso biologo e genetista, il fratello minore Gillo un famoso regista, i due cugini Emilio Sereni ed Eugenio Colorni furono rispettivamente un eminente politico del PCI e un filosofo, politico e antifascista.
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Bruno Pontecorvo, autore immagine sconosciuto, Pubblico dominio Caricato da Wikimedia Commons |
Giovanni Paolo II e il crollo del comunismo
Nel precedente articolo abbiamo visto il lungo processo di dissoluzione del comunismo e della Cortina di Ferro, dal punto di vista quasi esclusivo delle due Germanie.
Un solo accenno nel post ad alcuni dei grandi protagonisti non tedeschi: Gorbacev e papa Giovanni Paolo II.
Completiamo meglio il quadro vedendo un po' più nel dettaglio gli avvenimenti in Polonia, la figura di Lech Walesa, Solidarnosc e il ruolo di papa Wojtyla nel crollo dei regimi comunisti.
La riunificazione della Germania (3 ottobre 1990)
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Di Bundesarchiv, Bild 183-1990-1003-008 / Uhlemann, Thomas / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5425915 |
Nel 1989 avevo 14 anni, ho diversi ricordi ancora vivi delle trasmissioni televisive dell'epoca, e dei commenti dei miei genitori e parenti. Eravamo spettatori di un cambiamento epocale: finiva la guerra fredda, cadeva il comunismo e con esso il muro di Berlino, e solo un anno dopo la Germania era di nuovo unita a livello politico, anche se ci sarebbero voluti ancora anni perché i territori dell'Est e dell'Ovest si riarmonizzassero (e per certi versi è un percorso ancora in essere).