Il genocidio armeno (1915-1923)

Published by the American red cross, it was first published in the United States prior to January 1, 1923.
[Aus: Politisches Archiv des deutschen Auswärtigen Amtes. Bestand: Konstantinopel 169.], 

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Ancora oggi, a un secolo di distanza, sentiamo discutere del cosiddetto genocidio armeno, quasi sempre con toni aspri, in quanto l'Europa cristiana riconosce dietro i fatti accaduti durante la prima guerra mondiale in Anatolia un disegno di sterminio pari a quello poi messo in atto contro gli ebrei dal nazismo, mentre la Turchia nega recisamente da sempre di poter dare carattere di sistematicità alla repressione e parla di semplici operazioni dovute alla guerra, volte a reprimere ribellioni o prevenire tradimenti da parte della popolazione armena, senza alcuna volontà di sterminio. La vicenda è ancora dibattuta, anche tra gli storici, ed è uno dei motivi che viene accampato per negare l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea.
Cerchiamo quindi i capire meglio cosa accadde tra il 1915 e il 1916, durante il primo conflitto mondiale, che abbiamo studiato sui libri di scuola quasi totalmente da prospettiva europea e quasi mai dal punto di vista orientale.

Maria Antonietta di Asburgo-Lorena (2 novembre 1755-16 ottobre 1793)

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Maria Antonia Josepha Johanna von Habsburg-Lothringen è una delle figure più conosciute e allo stesso tempo meno comprese della storia.

Quindicesima e penultima figlia della grande imperatrice Maria Teresa d'Austria (prima e unica donna ad ereditare il comando dell'impero asburgico, anche se formalmente risultava come consorte) e dell'imperatore Francesco Stefano di Lorena, fu tra i tredici figli che sopravvissero all'infanzia. Da piccola contrasse il vaiolo in forma lieve, fatto che le permise di risultare immune da una delle più gravi malattie dell'epoca. La madre era direttamente impegnata nel governo del paese e mentre riuscì a seguire l'educazione dei primogeniti più da vicino, gli ultimi figli, tra cui la nostra Maria Antonia (il diminutivo le sarebbe stato affibbiato in Francia) divisero ben poco la vita con lei. La futura regina di Francia crebbe con una istitutrice che le diede affetto di madre e le consentì di vivere serenamente, senza troppi vincoli di etichetta, e studiando ben poco. Le sue maniere erano educate ma vivaci, era fornita di buona intelligenza ma non era incline allo studio, suonava bene ed era famosa per la sua grazia e per la sua abilità soprattutto nella danza. Se fosse nata ai giorni nostri, forse sarebbe una prima ballerina.