Letture: Dante di Alessandro Barbero

Copertina del libro

Il libro di Alessandro Barbero sul sommo poeta è decisamente un testo molto apprezzato e condiviso, ancor più perché nel 2021 ricorre il Settecentenario della morte di Dante Alighieri, scrittore, poeta, politico, considerato a ragione il padre della lingua italiana (Firenze 1265- Ravenna 1321). 

Come ho sentito dire a una delle presentazioni del libro che ho seguito on line, ci sono due modi per affrontare il testo, e li ho usati entrambi, prima uno e poi l'altro. Il primo è quello dello studio meticoloso, che vuol dire fermarsi a leggere le note, l'immensa bibliografia, le discussioni fra dantisti, e non ultimo il parere storico dell'autore, che spesso prende posizione nel dibattito e lo fa, pur essendo storico e non italianista, con una certa competenza anche in questioni più "letterarie": ho veramente apprezzato certe precisazioni su certi dibattiti complessi e condotti ormai da decenni se non secoli senza nuove grandi certezze. 

Libro meritevole se letto in questo modo, ma piuttosto complesso: diciamo che diventa un lavoro di fatica e minuzioso; come lettura (continuamente inframmezzata da note importanti) diviene un po' spezzata. 

Letture: Storia di Roma di Theodore Mommsen


By © 1932 by Phaidon Verlag (Wien-Leipzig) - "Römische Geschichte", gekürzte Ausgabe (1932) (page 978), Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9567525

Oggi scrivo una sorta di resoconto di un testo monumentale, ben 8 volumi, ascoltato in audiolibro con testo sottomano; dietro a quest'opera, arcinota a tutti gli addetti si lavori, sta uno studio estremo e una sapienza storica veramente immensa, se si pensa che è stato scritto nell'800 senza ausilio di mezzi tecnologici, ma solo tramite accurata ricerca sul campo, sui luoghi e sulle fonti.

Ancora oggi le basi dello studio della storia romana repubblicana sono quelle delineate dal Mommsen. Ha inoltre il merito di raccontare in modo quasi romanzesco alcune vicende, anche se lo stile risente del tempo e quindi può sembrare pomposo (in questo non aiuta la traduzione italiana, realizzata in pieno periodo fascista, con un lessico ricercato, da addetti ai lavori).