Data importante quella di oggi per i paesi anglosassoni: certo, è la festa di Halloween, ma forse in pochi sanno che questa data è festiva anche dal punto di vista religioso per luterani e calvinisti, perché è la Festa della Riforma: il ricordo dell'anniversario della famosa (e forse mai avvenuta) affisione delle 95 tesi di Martin Lutero alla porta della Cattedrale di Wittemberg, da cui originò poi il secondo grave scisma della cristianità dopo quello ortodosso.
Martin Luther nacque da contadini non ricchi ma benestanti.
Su spinta del padre frequentò l'università e ottenne il baccalaureato.
Fattosi monaco per un voto a S. Anna, a cui la famiglia era devota, che lo avrebbe salvato da un fulmine durante un temporale all'aperto in un viaggio notturno, approfondì lo studio degli scritti di S. Paolo e S. Agostino; divenuto sacerdote nel convento agostiniano di Erfurt, fu raccomandato al principe Federico, che lo nominò docente di dialettica e fisica per la cattedra di Wittemberg nel 1508.
Nel 1510 andò a Roma e ne rimase colpito in senso positivo (e non scandalizzato come riportavano i nostri sussidiari delle elementari). Sì laureò in teologia l'anno dopo e iniziò a tenere lezioni sulle sacre scritture.
Tra 1512 e 1514 iniziarono le profonde riflessioni sulla Lettera ai Romani che lo portarono a una "improvvisa rivelazione": quella della salvezza per Grazia di Dio e non per le opere, punto cruciale in cui si sarebbe differenziato dalla dottrina cattolica.
Il cattolicesimo infatti considera efficace per la salvezza anche l'opera dell'uomo, oltre alla Grazia divina; mentre Lutero sostiene che le opere umane nulla valgono e che la salvezza è solo e unicamente un dono di Dio. In questo modo viene ad annullare il libero arbitrio umano: qualunque cosa l'uomo decida, non è fondamentale, perché la salvezza passa solo ed esclusivamente dalla giustificazione divina. Non a caso i due testi in cui Lutero e Erasmo da Rotterdam (che su questo argomento difendeva la dottrina cattolica) discuteranno del ruolo della decisione umana nella salvezza si intitoleranno rispettivamente De servo Arbitrio e De Libero Arbitrio.
Pensate che solo il 31 ottobre 1999, ad Augusta, il Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani e la Federazione Mondiale Luterana hanno pubblicato una dichiarazione comune in cui si ammette che la dottrina è unica per tutti i cristiani: la Grazia di Dio ci salva mediante la fede.
Posizione che il Cardinale Contarini aveva già proposto come risolutiva nei colloqui di Ratisbona per ricomporre lo scisma già nel 1541, ma che all'epoca nel marasma politico non venne considerata sufficiente.
La dottrina luterana quindi toglie importanza al ruolo di mediazione che la Chiesa ha tra Dio e l'uomo, a favore di un rapporto uomo-divinità di tipo più diretto.Questa interpretazione rivoluzionaria metteva in crisi il ruolo del sacerdote, specie in un periodo in cui la Santa Sede, per motivi economici, aveva interesse a incassare.
Che cosa erano le indulgenze contro cui Lutero si scagliò nelle sue tesi? Semplicemente, un peccatore pentito poteva, una volta confessata la colpa, dietro pagamento di una certa somma, avere "abbuonata" una parte delle sofferenze che all'epoca si credeva il peccatore dovesse scontare per un certo numero di anni nel Purgatorio. Nata come idea di "gesto di riparazione", ben presto divenne un modo ben comodo per i ricchi mercanti di essere assolti dai propri peccati e nello stesso tempo il denaro affluiva copioso nelle casse del clero. E questo non solo a Roma.
Fu infatti una vicenda tedesca ad innescare la predicazione di Lutero contro le indulgenze: nel 1515 il principe Alberto di Brabdeburgo, dietro pagamento di 10.000 ducati, ottenne dal papa l'incarico di commissario per le indulgenze per la Germania nord-orientale; il ricavato sarebbe stato diviso a metà tra il principe (finanziato dai banchieri tedeschi Fugger e quindi indebitato) e la sede romana. Questa in realtà non fu che una manovra per poi arrivare alla carica di arcivescovo di Magonza, che in effetti il principe Alberto ottenne nel 1516. In pratica un principe (potere politico) acquistava con denaro sonante una carica ecclesiastica, cosa tutt'altro che rara all'epoca.
Ovviamente in qualità di arcivescovo Alberto incaricò un monaco domenicano, tale Johann Tetzel, di continuare a predicare le indulgenze; i principi confinanti, avendo anch'essi il ruolo di commissari per le indulgenze per i propri territori, vietarono a Tetzel di predicare. Ma da Wittemberg, quando Tetzel si fermò in una città vicina ma sempre in Brandeburgo, molti parrocchiani di Lutero corsero ad acquistare la pergamena "salvifica" e la presentarono in confessione come garanzia di remissione dei peccati.
A questo punto Lutero decise di scrivere le sue 95 tesi. Di sicuro si sa solo che, grazie alla recentissima invenzione della stampa a caratteri mobili, furono diffuse in molte copie e mandate al principe-arcivescovo Alberto. Può darsi che siano anche state affisse alla porta della cattedrale di Wittemberg come tradizione vuole, forse da Lutero stesso o dai suoi studenti. Questa era infatti la prassi quando si invitavano gli universitari a seguire una discussione particolare: si affiggeva una sorta di "volantino" dell'epoca per illustrare di quali argomenti avrebbe trattato il docente a lezione.
Non fu quindi l'affissione di per sé a creare scandalo, quanto il coinvolgimento delle alte sfere politiche e religiose. Ne seguì una lunga discussione a suon di libelli finché la questione arrivò a Roma. All'inizio Lutero fu tenuto tranquillo, il papato credeva che fosse solo una disputa tra teologi, come spesso avveniva in ambito universitario. Solo quando due anni dopo la questione cominciò ad estendersi al popolo, grazie alla stesura di opere in volgare, il papato impose a Lutero di andare a Roma per giustificarsi. Ma egli per paura dell'Inquisizione non partì. Il papa mandò allora un incaricato a interrogarlo in patria, ma Lutero, forte della protezione del principe Federico, disse di non considerarsi eretico e non ritrattò.
La morte dell'imperatore, la nomina del successore nella persona di Carlo V, favorevole al papa e nemico dei principi tedeschi, furono tutti avvenimenti che complicarono la faccenda dandole una carica politica che di per sé non avrebbe dovuto assumere.
Nel 1521 arrivarono la scomunica e l'editto di Worms, con cui anche l'imperatore dichiarava Lutero fuorilegge. Ma il principe Federico lo aveva preso sotto la sua protezione e lo nascose in località sicura.
Lutero intanto aveva attirato diverse personalità intellettuali come Filippo Melantone, che lo aiutò a gettare le basi della nuova chiesa. Essa fin da subito si appoggiò al potere politico dei principi tedeschi, che avevano interesse ad abbracciare il luteranesimo per motivi politici, contro il papa e l'imperatore loro nemici.
Nel 1530 la Confessione Augustana delineerà le basi fondamentali del luteranesimo:
- Sola fide: ci si salva solo per Grazia.
- Sola Scriptura: solo le Scritture devono considerarsi rivelazione (rifiuto in blocco dei decreti successivi del papato come legge divina) e chiunque le può interpretare senza la mediazione del clero.
- Due soli sacramenti: Battesimo ed Eucaristia (esiste anche la Confessione ma non è considerata un sacramento vero e proprio).
- Negazione dell'infallibilità papale.
- Sacerdozio universale: il sacerdote non è più necessario per mediare tra uomo e Dio ed è considerato un primus inter pares (non sarà più necessario il celibato).
Lutero stesso abbandonerà i voti monastici e sacerdotali e si sposerà con Katharina von Bora, di 16 anni più giovane, con cui avrà 6 figli, e ne adotterà 4 orfani.
La discendenza del ramo femminile di Martin Lutero perdura ancora oggi nei conti von Hindemburg. Yno dei suoi discendenti più famosi è stato il presidente tedesco Paul von Hindemburg, che morì nel 1934 e a cui successe di fatto, anche se non con il grado di presidente ma con quello di cancelliere del Reich, Adolf Hitler.
"Dresden Statue Martin Luther vor Frauenkirche" di Norbert Aepli, Switzerland. Con licenza CC BY-SA 2.5 tramite Wikimedia Commons |
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- Due sono il testi fondamentali per chi voglia approfondire dal punto di vista storiografico la figura di Martin Luther: Lutero di Roland H. Bainton e Martin Lutero di Lucien Febvre. Entrambi datati, sono saggi degli anni '60, ma ancora validissimi e a prezzo accessibile.
- Per chi volesse approfondire anche l'aspetto religioso, segnalo l'ottimo sito di Giorgio Ruffa, presidente dell'ASLI, Accademia Studi Luterani in Italia, laureato in filosofia, traduttore, e fondatore degli studi Kierkegaardiani in Italia (da estimatrice di Kierkegaard mi ha colpito questo suo ruolo, che ho appreso appunto dal sito). Un po' meno d'impatto ma ricchissimo di notizie e curiosità per chi desidera approfondire le caratteristiche della religiosità protestante è il sito luterani.it.
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